Lo scaldabagno

Il riscaldamento dell’acqua nel passato

Da sempre si è cercato un modo per ottimizzare gli impianti di riscaldamento della casa. Tenere al caldo l’abitazione, ed avere acqua calda, è sempre stata un'esigenza sentita. Nel passato si procedeva a riscaldare le abitazioni tramite il fuoco e l’acqua veniva portata alla temperatura desiderata, posizionando dei recipienti su quella che era la fonte di riscaldamento primaria. Con l’avvento dell’energia elettrica tale consuetudine è scomparsa, nelle case si è infatti diffuso lo scaldabagno, elettrodomestico utilizzato per permettere di avere l’acqua sanitaria alla temperatura desiderata, in ogni momento. L’uso dello scaldabagno ha raggiunto l’intera comunità durante il "boom economico", in quegli anni, complice la maggiore disponibilità economica e l’abbassamento dei prezzi, lo scaldabagno ha "invaso" le case, diventando uno degli elettrodomestici più comuni.
Riscaldare l'acqua con il fuoco

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Lo scaldabagno e la sua evoluzione

Scald’acqua antico. Già a metà del diciannovesimo secolo si cercò di riscaldare l’acqua sanitaria all’interno di un contenitore metallico, il precursore dello scaldabagno sfruttava la fiamma libera, e per questo risultava essere abbastanza pericoloso. La tecnologia dell’epoca perfezionò questo strumento e con l’avvento del gas lo scald’acqua (come si chiamava nell’antichità) divenne più sicuro. Uno slancio importante al predecessore del moderno scaldabagno, giunse dall’invenzione delle resistenze elettriche e dalla diffusione capillare dell’energia elettrica nelle città. Lo scaldabagno iniziò a diffondersi nelle case dei notabili dell’epoca risultando però ancora abbastanza costoso. Nell’immediato dopoguerra (negli anni del boom economico) lo scaldabagno si abbassò notevolmente di prezzo, divenne più sicuro e si diffuse in tutte le case.

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Principio di funzionamento

Schema di funzionamento dello scaldabagno Il principio di funzionamento è semplicissimo ma allo stesso tempo geniale, riscaldando una resistenza elettrica si genera calore e questo riscalda una certa quantità di acqua contenuta in un serbatoio. Un termostato regola la temperatura e comanda l’accensione dell’elettrodomestico, e il suo spegnimento quando l’acqua raggiunge la temperatura desiderata. L’acqua cosi riscaldata rimane all’interno del serbatoio pronta ad essere usata dall’utilizzatore finale. Insostituibili, nello scaldabagno, sono due collegamenti chiamati "flessibili", essi infatti hanno lo scopo di trasportare l’acqua fredda dalla rete idrica nello scaldabagno e una volta riscaldata la prelevano dal serbatoio e la reimmettono nella rete domestica. I moderni scaldabagni sono inoltre dotati di una valvola di sicurezza che interviene nel caso di pressioni elevate, questo per scongiurare eventuali esplosioni.


Tipi di scaldabagno

Scaldabagno a pompa di calore.Lo scaldabagno più comune nelle abitazioni domestiche è sicuramente quello elettrico, esistono in commercio però altri tipi di scaldabagni, che garantiscono la stessa funzionalità basandosi su principi di funzionamento diversi. Il più delle volte a variare è il sistema con cui l’acqua viene riscaldata, mentre la forma e le sicurezze sono simili in tutti i modelli. La tecnologia inoltre in questo campo fa passi da gigante e trova sempre nuove e più economiche soluzioni. Al giorno d’oggi oltre all'elettrico esistono sul mercato quello a "gas" (in cui il combustibile è il metano o il gpl) e quello a "pompa di calore" (con un funzionamento simile a quello dei condizionatori). Ultimamente si sta affacciando inoltre sul mercato lo scaldabagno "integrato" a pannelli solari (che sfrutta l’energia solare). Una cosa è certa lo scaldabagno sarà sempre presente nelle case moderne, e difficilmente potrà essere sostituito.



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