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Le stufe in ghisa sono anzitutto caratterizzate da un ampio braciere, che consente, in genere, un caricamento rapido e efficiente. Grazie alla doppia combustione il calore disperso è davvero pochissimo, il rendimento molto alto e dunque permette di economizzare sui materiali di consumo in maniera ottimale. Un pezzo di legna bruciato in una stufa in ghisa si consumerà piano e completamente, producendo notevoli aumenti di temperatura, prima di andare del tutto consunto. La classica stufa in ghisa non consuma molto. Le emissioni esterne della stufa, inoltre, saranno in questo caso soltanto vapore acqueo e CO2. L'anidride carbonica in questione sarà equivalente a quella consumata dall'albero da cui si è ottenuta la legna, e dunque, nessun gas serra andrà disperso nell'ambiente. Il calore diffuso dalla stufa in ghisa è costante e piuttosto confortevole. L'irraggiamento difatti va a influenzare oggetti e suppellettili che popolano l'ambiente lasciando di fatto intatta la temperatura dell'aria stessa, che resta leggera e respirabile, senza che vengano introdotte polveri fastidiose.
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Le stufe in ghisa hanno naturalmente anche qualche svantaggio da tenere presente. Anzitutto, i manufatti di questo tipo sono molto pesanti. A seguito dell'installazione, spostarla diventerà un'impresa non impossibile ma di sicuro poco agevole. In seconda battuta bisognerà tenere presente che il costo delle stufe in ghisa è, rispetto ad altri oggetti dello stesso genere, più elevato. Questo è legato a doppio filo con l'estrema longevità di questi manufatti e alla necessità praticamente nulla di manutenzione. Le stufe in ghisa, una volta acquistate, durano a lungo e non hanno bisogno di quasi nulla. Anche in funzione di questa lunga durata, però, di contro è necessario porre molta attenzione al rodaggio dello strumento. Per evitare sbalzi che nuocerebbero alla struttura interna della stufa è consigliato infatti un periodo, all'inizio, durante cui i carichi di legna devono essere mano a mano aumentati, fino a raggiungere la massima carica prevista. Bisogna poi lasciare che la stufa si raffreddi lentamente. Infine, benché questo tipo di stufe sia particolarmente adatto a riscaldare ambienti vasti e dai soffitti alti, l'entrata a regime totale è lenta.
Quando si acquista una stufa in ghisa è necessario, soprattutto visto il costo elevato e la longevità dell'oggetto, tenere ben presenti le necessità a cui si deve andare incontro. Anzitutto che non vi siano difetti strutturali negli stucchi di assemblaggio. Inserendo una fonte di luce all'interno del braciere, se ne constaterà facilmente la qualità verificando l'eventuale comparsa di raggi luminosi. Altro punto importante è la tenuta del portello del caricamento. Il serraggio deve essere preciso e verificato. Infine bisogna valutare la cubatura dell'ambiente da riscaldare. La superficie in metri della stanza va moltiplicata per l'altezza, tenendo presente, ove non sia possibile fare misurazioni accurate, che in media i soffitti si aggirano intorno ai due metri e mezzo. Il coefficiente comunemente utilizzato per valutare quanta potenza termica sia necessaria è di 0,050. Preso questo valore e moltiplicatolo per la cubatura si otterrà la potenza in KW necessaria a ottenere un riscaldamento adeguato. Per buona misura è prudenza aggiungere a questo valore circa un 15% in più di energia. Eventuali imprecisioni verranno così coperte.
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