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Come usare la stufa senza impazzire con spegnimenti e riaccensioni? Il consiglio è ordinare combustibile composto di varie qualità nelle zone di provenienza, in quantitativi non inferiori ai 60 quintali che dovrete stoccare in un luogo cui accedere a qualsiasi ora del giorno e della notte con un passaggio riparato da pioggia e neve. Quando vi occorrerà per esempio far divampare il fuoco in una stufa sopita, dovrete disporre non solo dei tronchetti da consumo ma sarà utile del legno minuto: sterpaglia o corteccia che, alternata a carta di giornale e con l’ausilio di una tavoletta da accensione - ce ne sono anche di ecologiche -, vi consentirà di portare a temperatura la camera di combustione in un attimo. L’accensione è infatti ostacolata dalla temperatura troppo bassa e la fiamma sviluppata da carta e minutaglia ovvia il problema. I primi scricchiolii emessi dal crepitio della legna vi avvertiranno che potete allontanarvi e che la stufa è ormai avviata.
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Entrando nel dettaglio degli impianti, non si può non citare l’uso tradizionale di far transitare a soffitto nelle stanze tratti orizzontali di canna fumaria metallica nuda. Quella del cannone trasversale è una tradizione non priva di rischi di fuoriuscita di fumi che però oggi può contare su strumenti e pezzi tecnologicamente avanzati un tempo inesistenti. Il cannone nudo trasversale aumenta molto il potere riscaldante ma ha altresì un prezzo in termini estetici. Se la stufa non viene inserita in uno chalet o in un casale, la scelta rustica può non essere premiante. Una soluzione di compromesso può essere la scelta di imprimere una svolta - mai a gomito - al tubo di scarico ma mantenendone lo sviluppo in aderenza alla parete verticale cui la stufa è appoggiata. Attenzione a non far transitare il cannone troppo vicino a oggetti infiammabili: armadi, appendiabiti, travi in legno. Come usare la stufa in un’abitazione dipende dall’inerzia energetica dei locali e dal clima esterno.
Le stufe più avanzate non hanno bisogno di presentazioni; si trovano tuttavia apparecchi anche a prezzo contenuto: stufe in ghisa rispetto alle quali l’unica accortezza sta nello scegliere quelle dotate di una camicia interna in refrattario, dotate di un’ampia bocca da fuoco e di una leva per l’aumento o la diminuzione graduale del tiraggio. Per diradare la frequenza delle alimentazioni - in cui dovrete abbandonare le vostre occupazioni per provvedere alla stufa - l’ampiezza della camera di combustione fa la differenza. Potrete infatti riempire la fornace con notevoli quantità di legno "forte" che cioè brucia lentamente. Una bocca da fuoco da 10 kw, riempita di robinia - abbassato il tiraggio al minimo - arderà per tutta una notte senza spegnersi e al mattino potrete, alzandovi, non solo trovare un bel tepore ma vi basterà inserire un paio di pezzetti di faggio per vedere di nuovo guizzare le fiamme in pochi minuti. Se la stufa è ben coibentata scoprirete che non vi sarà necessario accenderla ogni giorno.
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