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Per elencare le caratteristiche delle stufe moderne occorre partire dall'analisi dei materiali di costruzione. I materiali utilizzati nella realizzazione delle stufe sono solidi e duraturi, i focolari possono essere in ghisa, acciaio inox, mattone refrattario. I rivestimenti, elementi prettamente decorativi, vanno dalle piastrelle di maiolica decorata, fino alla pietra ollare. Nei modelli più economici sono in lamiera verniciata. Le stufe hanno caratteristiche di potenza proporzionate alla grandezza del focolare e delle tecniche di fabbricazione. La presenza di materiali di rivestimento è funzionale alla conservazione di un'inerzia termica che garantisca il riscaldamento dell'ambiente anche una volta che il fuoco si sia spento. Una categoria a parte è rappresentata dalle stufe a pellet che presentano caratteristiche di costruzione e funzionamento decisamente diverse.
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Le stube di tradizione trentina, vengono realizzate in muratura, dato il grande impiego di materiale possiedono una grande inerzia termica, un grande focolare e vengono alimentate praticamente in continuo. L'aria di tiraggio per la combustione è ridotta al minimo e l'intervallo di rifornimento per aggiungere legna consente grande autonomia. Il ricircolo dei fumi interni permette di sfruttare tutto il calore della combustione e la stufa lo cede costantemente limitando gli sbalzi di temperatura caratteristici delle stufe tradizionali.Se proprio volessimo trovare un difetto nello scaldarsi solo ed esclusivamente a legna questo probabilmente risiede proprio nel carattere discontinuo portato dalla necessità di alimentare il fuoco a intervalli regolari interrotti nelle ore notturne. Se è vero che le stufe moderne hanno un'autonomia di diverse ore, il ricorso a metodi di riscaldamento tradizionali è necessario specialmente al mattino o quando ci si assenti per molte ore da casa. Non con la stube tradizionale trentina che garantisce calore uniforme durante tutta la giornata.
Il parametro più importante da considerare nella scelta della legna da ardere è l'umidità residua contenuta. Questo indica il livello di stagionatura del legname ed è un valore fondamentale per garantire rendimenti in linea con i dati di fabbricazione delle stufe. Sovente il grado di insoddisfazione relativo all'uso della stufa dipende più dal fornitore del legname che dalla bontà della stufa. E' opportuno quindi assicurarsi che il combustibile sia stato stagionato almeno 2 anni. In commercio esiste la possibilità di acquistare bancali di legna già tagliata, o approvvigionarsi presso aziende forestali e privati. In generale è opportuno poter disporre di una legnaia dove accatastare la legna. Solitamente conviene effettuare l'acquisto ai principi dell'autunno possibilmente in quantità sufficienti per tutto l'inverno. In caso di trattativa con privati, tentare di stabilire accordi un anno per il seguente, permette al fornitore di programmare l'attivitài in funzione della domanda e in qualche modo è garanzia di ricevere un combustibile con un più alto potere calorifico. E' comunque possibile reperire misuratori di umidità della legna per poche decine di euro con cui testare eventuali campioni forniti a titolo di prova. Su lotti di 25 quintali di legna, per una differenza di umidità presente nell'ordine del 10% si possono risparmiare cifre considerevoli sia in termini di peso all'acquisto che, sopratutto, di calore equivalente.
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