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La pirografia ha origini antichissime, si pensa che addirittura i primi uomini ne facessero uso. Era considerata un’arte minore, tribale, che serviva per le piccole decorazioni dei manufatti di uso comune: vasi, utensili da cucina e strumenti musicali. Uno degli esempi più antichi di pirografia è stato ritrovato in Perù e si tratta di un vasetto decorato con fiori e colibrì. In seguito venne utilizzata dagli Egiziani e da altre popolazioni per incidere le piroghe e altri oggetti. Con l’avvento della rivoluzione industriale venne utilizzata per decorare prodotti di largo consumo come i turaccioli o le casse. Questo tipo di tecnica è in realtà una vera e propria arte, rivalutata forse non troppo, negli ultimi tempi. Non è molto diffusa e pochi ne hanno fatto una virtù, ma resta comunque affascinante vedere all'opera un pirografo esperto che armeggia il suo attrezzo come se fosse un pennello intinto di mille colori. L'immagine sulla superficie incisa, prende vita grazie al chiaroscuro e alle linee più o meno marcate che vengono create.
Il pirografo può essere paragonato ad una vera e propria matita. A seconda di come viene inclinato e di quale pressione viene esercitata su di esso, il segno sul materiale cambia. È costituito da platino o nichel-cromo e viene utilizzato quasi come un trasformatore elettrico che converte la corrente elettrica di rete in corrente di bassa tensione. Alla sua estremità si collega una sorta di matita con una punta munita di un filamento che, arroventandosi, dà origine al disegno desiderato. Le punte sono diverse ed hanno un uso grafico specifico da quelle per le semplici linee a quelle che creano vere e proprie forme geometriche. La difficoltà principale nell'utilizzo del pirografo è quella di riuscire a dosare la tensione in base a quanto marcata dovrà essere la linea che si intende disegnare, e avere la mano ferma senza tremori (in quest'ultimo caso, un po' di allenamento ci renderà più sicuri).
Tutti possono imparare la tecnica della pirografia con un po’ di pazienza e buona volontà. Scegliete il materiale su cui volete effettuare il disegno facendo attenzione alle diverse tipologie del legno: se siete dei principianti scegliete un tipo facile da lavorare come ad esempio il castagno e non l’abete o il frassino che hanno venature che possono intaccare il nostro lavoro. Tracciate o ricalcate con la matita l’immagine. Accendete il pirografo e, utilizzando una punta sottile (più semplice), seguite i contorni del disegno stando bene attenti a non sostare troppo su alcuni punti perché il tratto potrebbe scurirsi troppo. Il pirografo inclinato fa ottenere linee ancora più sottili. Se avete commesso qualche errore potrete rimediare con della carta vetrata.
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