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E' molto utile e precauzionale dotarsi di un caricabatterie da tenere nella propria auto per ogni evenienza. Può capitare infatti ad ogni automobilista di non utilizzare l'auto per un periodo prolungato con conseguente scaricamento della batteria. Il caricabatterie è uno strumento poco ingombrante ma molto facile da utilizzare e inoltre i dispositivi più moderni sono in grado di interrompere la ricarica autonomamente quando si è raggiunto il massimo di energia. Il prezzo si aggira mediamente tra i 30 e i 60 euro ed è reperibile nei maggiori autoricambi. Prima di comprarlo però è necessario informarsi sul tipo di batteria da ricaricare: a celle elettrochimiche, a fibre di vetro, al gel, VRLA o senza bisogno di manutenzione. Attenzione: la maggior parte dei caricabatterie lavorano con tutti i tipi di batteria ma non con quelle a gel.
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Nel caso in cui la funzionalità della batteria della tua auto sia compromessa è consigliabile chiedere l'intervento di un amico. Sfruttando la batteria della sua auto infatti è possibile trasferire l'energia necessaria per far partire il motore. Prima di procedere è di fondamentale importanza assicurarsi che i cavi utilizzati per il trasferimento di energia siano in buono stato e non presentino lesioni. Disponi poi le due macchine "faccia a faccia" (ma attenzione a far si che non si tocchino) e apri i cofani di entrambe (se la batteria si trova lì, oppure comportarsi diversamente a seconda del caso). Successivamente connetti il polo positivo (o rosso) di una macchina con il polo positivo dell'altra e fare altrettanto con i poli negativi. Ora si può accendere l'auto funzionante e tenerla così per almeno 5 minuti. Trascorso questo tempo si può provare ad accendere anche la macchina che precedentemente aveva la batteria scarica e poi scollegare i cavi in ordine inverso rispetto a come sono stati montati. E' importante ora guidare l'auto in questione per almeno 20 minuti in modo da permettere di ricaricarsi completamente.
Non sempre la batteria non funziona perché scarica, a volte può trattarsi soltanto di incrostazione. Se sulla batteria appaiono dei residui bianchi e blu è molto probabile siano incrostazioni di solfato e una volta rimosso la batteria potrebbe tornare a funzionare al meglio. Attenzione però ad usare dei guanti protettivi perché questi residui potrebbero contenere elementi corrosivi per la pelle. Anche le pinze dei terminali potrebbero essere soggette a sporcizia che impedisce il corretto funzionamento della batteria e sarebbe utile quindi pulirle con la dovuta cura usando una spazzola e del bicarbonato di sodio. Nel caso però che la batteria sia da buttare, è doveroso portarla in un centro apposito di riciclaggio o dal proprio meccanico in modo che venga smaltita causando il minor impatto ambientale possibile.
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