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Le acque provenienti dal serbatoio dei pannelli solari vengono utilizzate in concomitanza delle acque fredde del normale impianto idraulico. I due fluidi vengono quindi convogliati da una valvola termostatica collegata al tubo di uscita del serbatoio. Quest'elemento miscelatore, però, assolve anche un altro importante incarico: esso si occupa di regolare la temperatura dell'acqua, in modo da evitare ustioni e danni alla caldaia e alle tubature. Un'altra valvola, comunemente detta "valvola a tre vie", entra in scena dopo l'unione delle acque. L'attivazione di un percorso, piuttosto che di un altro, è determinata dalla temperatura dei fluidi: se questa è superiore ai 40°C, essi vengono direttamente immersi nel circuito dell'acqua sanitaria; in caso contrario, invece, viene richiesto l'intervento della caldaia.
I pannelli solari termici a circolazione naturale sfruttano un famoso principio fisico: la propensione a salire, tipica dei corpi caldi. Il loro funzionamento, infatti, si regge quasi eslusivamente su questo comportamento: il liquido riscaldato tende, per sua natura, a risalire i tubi dell'impianto idraulico fino a raggiungere il serbatoio posto al di sopra dei pannelli, in modo orizzontale. In questo punto l'acqua cede e si immerge direttamente nel circuito idraulico sanitario. Occorre notare, però, che il sistema illustrato appartiene solamente alle acque già sufficientemente calde e, quindi, pronte per l'utilizzo. Nel caso in cui il liquido sia troppo freddo, infatti, si verificherà un tempestivo intervento della caldaia che lo aiuterà a raggiungere la temperatura necessaria.
In un impianto a circolazione forzata, il percorso riservato alle acque è notevolmente diverso e leggermente più articolato. In questo caso, infatti, notiamo che vengono prese in considerazione due temperature specifiche: quella delle acque contenute nel serbatoio, e quella delle acque contenute nei pannelli. Il funzionamento dell'impianto si attiva nel momento in cui le acque dei pannelli sono più calde rispetto alle prime. A questo punto, viene azionata una pompa che ha il compito di indurre il liquido a riversarsi all'interno di una serpentina del serbatoio, e ad entrare, quindi, nel circuito idraulico sanitario della casa.L'impianto a circolazione forzata è particolarmente adatto per la produzione di ingenti quantità di acqua calda, e lo si consiglia, quindi, per quegli immobili come palazzine, centri sportivi o ristoranti, che ne hanno un bisogno più elevato.
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