Come effettuare il restauro del legno

La sverniciatura

Di fronte a un vecchio mobile bisogna decidere come effettuare il restauro del legno. In primo luogo di solito si deve sverniciare È un'attività che si fa in modo diverso a seconda della vernice da togliere e del tipo di mobile. Se si devono sverniciare per esempio porte trattate con smalti è quasi sempre necessario ricorrere a sverniciatori chimici che devono essere usati con attenzione e con i guanti. Dopo aver steso una mano di sverniciatore o decapante, si attende che agisca (seguendo le istruzioni sulla confezione). Man mano la vernice si "gonfierà", staccandosi dalla superficie; a questo punto si rimuove con una spatola o meglio con uno scalpello affilato. L'operazione di solito si ripete più volte. Se rimangono residui di vernice nelle fessure difficili da rimuovere, l'ultima mano di sverniciatore può essere rimossa fregando vigorosamente con la paglietta bagnata nel solvente. A questo punto si può carteggiare e riverniciare a piacere.
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Conservare la "patina"

Fase della carteggiatura Se si svernicia un mobile sul quale è stata usata una vernice trasparente, è spesso sufficiente "lavarlo" strofinando più volte una paglietta imbevuta nel solvente. In seguito si carteggia leggermente. Se il mobile è vecchio (e per vecchio intendiamo qui mobilia non di antiquariato, ma mobili in legno della nonna) è importante conservare la "patina". In questo caso si svernicia con il solvente, senza insistere troppo con la paglietta e non si deve levigare. In tal caso, pur in assenza di residui di vernice, il colore del legno non sarà chiaro, avrà un senso di usura, di antico che è bene preservare. Sarebbe bene tinteggiarlo usando una colorazione naturale ottenuta con acqua e "rolla"di noce, gli impregnanti infatti nascondono la "patina". Seguita da uno strato o più mani di impregnante all'acqua. Dopo una leggera carteggiata stendere una mano di cera e lucidare energicamente con un panno di lana. Il risultato sarà ottimo.

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Schiarire il legno vecchio

Effetto dell'acido sbiancante Quando si riverniciano per esempio vecchie porte rimaste a lungo esposte alle intemperie, il legno sarà molto scuro, e non si riuscirà a dare un colore accettabile. In tal caso si può ricorrere a uno sbiancante che si acquista nei colorifici o nei negozi fai da te. Oppure si possono utilizzare acqua ossigenata e ammoniaca. All'inizio si distribuisce con un pennello l'ammoniaca e prima che asciughi, sempre con il pennello, si dá l'acqua ossigenata a 130 volumi. Attenzione! I due componenti danno origine a un acido che schiarisce il legno, ma può irritare la pelle. L'operazione si deve fare con estrema attenzione, muniti di guanti e maschera, mai in ambienti chiusi. Quindi si attende che il legno asciughi; se il risultato non è soddisfacente si può ripetere più volte.


Come effettuare il restauro del legno

Mobile danneggiato dalle tarme Quando il mobile è in cattivo stato, mancano delle parti o alcune si muovono bisogna valutare come effettuare il restauro del legno, capire ciò che si può fare e ciò che invece può fare un falegname con macchinari che non tutti hanno a disposizione. Se la parte mancante non è troppo grande si può integrare con uno stucco che usano i restauratori fatto di colla e segatura. Si uniscono segatura fine, colla e terre colorate in un impasto abbastanza consistente. Si modella la parte mancante e si lascia indurire; infine si carteggia prima della verniciatura. In caso di fori di tarme si tappano con questo stucco o con quello che si trova in commercio. Se invece il mobile è molto tarlato si può acquistare un prodotto chiamato indurente che consolida le parti più deboli. Se ci sono delle parti poco stabili si può ricorrere all'incollaggio. Se ad esempio i pioli di una sedia si muovono, bisogna sfilarli dall'incastro, far passare colla abbondante, chiederli con una morsa.



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