ortensie rampicanti
Le ortensie sono piante arbustive, perenni, che profumano d’Oriente. Originarie del Giappone e della Cina, hanno conosciuto la loro diffusione grazie ad una particolare attitudine all’adattamento e alla loro spiccata bellezza. I fiori delle ortensie, sono corimbi, di forma tondeggiante, dalle colorazioni che variano dal blu, al violaceo, al lilla, al rosa, al bianco candido. L’impatto estetico è molto forte e disegna sensazioni di bellezza senza precedenti: le ortensie sono tra le piante ornamentali di maggiore effetto, che creano decori, impreziosendo e abbellendo qualsiasi tipo di spazio. L’ortensia è una pianta rampicante, che grazie alle sue radici aeree, riesce a svilupparsi in altezza, intrecciandosi su sostegni su pareti e su elementi naturali. Quando i rami, non incontrano spazi per allungarsi, la pianta, assume un atteggiamento strisciante, e le radici affondano nel terreno. Le diverse specie appartenenti a questa categoria, hanno come unico comun denominatore le tecniche relative alle pratiche colturali. E’ una pianta che si adatta a diversi climi ed ambienti, senza temere temperature rigide, l’esposizione diretta al sole, o l’ombra. L’ortensia, cresce e si sviluppa in zone soleggiate come in zone umide e fresche, sia in penombra che completamente esposta al sole. Il terreno ideale per la sua coltivazione, è un terreno misto, di medio impasto, composto da sabbia, ghiaia e torba, elementi che rendono il terreno drenante, ma costantemente umido. Prima della messa a dimora della pianta, esso andrà concimato con dell’humus, e andrà poi vangato per favorire l’ossigenazione. Le ortensie vanno piantate durante le stagioni fresche, in primavera e in autunno: prima della messa a dimora, il terreno dovrà essere adeguatamente lavorato, scavando una buca che sia il doppio rispetto alle radici della singola pianta; all’interno della buca, si dovrà spargere dello stallatico maturo, che poi dovrà essere ricoperto da altro terriccio, cosi che le radici, non entrino in contatto diretto con esso. Sul terriccio dovrà essere steso uno strato di ghiaia, e su di essa, potrà essere sistemata la pianta stessa. Le radici andranno coperte con altro terreno, che dovrà poi essere compattato e irrigato costantemente. Se si sceglie di piantare l’ortensia in vaso, si dovranno prendere le giuste misure, sempre in relazione alla grandezza della massa radicale della pianta, effettuando le stesse operazioni prima della messa a dimora. L’ortensia non è una pianta che richiede un numero eccessivo di innaffiature: se viene piantata in terra, le irrigazioni dovranno andranno effettuate solo in condizioni di caldo eccessivo, poiché il terreno è sufficientemente umido da garantire alla pianta il giusto apporto d’acqua. Se l’ortensia è piantata in vaso, le irrigazioni dovranno essere più numerose, sempre alternate alle piogge, a terreno asciutto. Il terreno va concimato per favorire lo sviluppo della pianta: fosforo e potassio, andranno diluiti in soluzione liquida, sulla parte superficiale del terreno. La potatura delle ortensie rampicanti va eseguita preferibilmente nel periodo invernale, quando la pianta è a riposo vegetativo: per le ortensie in vaso, lo sfoltimento della struttura della pianta va effettuato in primavera. L’ortensia rampicante tende ad moltiplicarsi per propaggine, oltre che per semina e talea. Nel primo caso, un lungo ramo rampicante della pianta, viene curvato e portato nel terreno, legato a dei sostegni affinchè non tenda ad assumere la posizione iniziale. Dopo un anno circa, esso avrà sviluppato nuove radici, che affonderà nel terreno: il ramo potrà essere tagliato dalla pianta madre, per formare cosi una nuova pianta. Le malattie che colpiscono queste rampicanti sono le classiche muffe e malattie causate da cocciniglie e afidi e ragnetti rossi che vanno combattuti con antiparassitari o evitando i ristagni. Le petiolaris e la seemani, sono le due specie di ortensie più diffuse: conosciute per le loro inflorescenze chiarissime e per la loro adattabilità.
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