Ortensie coltivazione

Ortensie coltivazione

La coltivazione delle ortensie non è molto difficile perché si tratta di piante forti che si adattano molto bene a diverse condizioni. Innanzitutto bisogna dire che preferiscono l’ombra, tuttavia riescono a crescere bene anche in zone soleggiate; si adattano a qualsiasi tipo di terreno, purché l’irrigazione sia regolare e purché il terreno sia poi ben drenato, senza ristagni di acqua. Per coltivare l’ortensia è consigliabile usare una terra grassa e ricca: in alternativa va bene anche una terra sabbiosa, ma deve essere arricchita con un composto fatto con foglie, scorza tritata e letame. Le ortensie non temono il freddo, anzi, di solito resistono senza problemi fino ai sei o sette gradi sotto lo zero. Il problema più grande, in realtà, sono le gelate primaverili: il gelo nel periodo antecedente alla fioritura, infatti, potrebbe rovinare i boccioli e dunque bloccare la nascita dei fiori, per la quale bisognerà aspettare l’anno successivo.
Un esempio di pianta di ortensia

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Ortensie varietà

Un particolare dei fiori dell'ortensia Esistono diverse varietà di ortensie, ognuna con caratteristiche particolari. I fiori dell’ortensia sono piccoli, ma quello che comunemente la gente pensa sia il fiore sono in realtà mazzetti di sepali che si sono modificati assumendo un colore specifico. Una prima differenziazione tra le specie di ortensia va fatta proprio in base ai fiori, che possono essere sterili o fertili. I primi sono quelli con i sepali più grandi, i secondi invece sono molto più piccoli. In alcune varietà, dette paniculate, il gruppo di fiori assume la forma di una pannocchia che contiene sia fiori sterili che fiori fertili, oltre ad essere alta fino ai 5 metri. Le altre principali varietà di ortensia sono: le arborescens, arbusti di massimo 1,5 m, con fiori dall’estate fino all’autunno; le quercifoliae, originarie dell’America del nord, hanno foglie di forma lobata con colori molto accesi d’autunno e raggiungono i 2 metri di altezza; le serrata, originarie del Giappone, altezza contenuta ma colori sgargianti sia per i fiori che per le foglie in autunno. Infine esistono diversi tipi di ortensie rampicanti, una diffusa alternativa fiorita all’edera per ornare pareti e balconi.

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    Ortensie potatura

    Potatura delle ortensieLe ortensie hanno bisogno di frequenti e abbondanti annaffiature, che devono essere regolari d’estate. Bisogna però evitare i residui di acqua che potrebbero danneggiare le radici. Se il sole dovesse far apparire la pianta disidratata, allora è meglio spostarla in una zona più ombreggiata. Per mantenere l’ortensia bella a lungo bisogna saperla potare: non è necessario intervenire con tagli drastici, altrimenti si rischia di non vedere più la fioritura. Le varietà di ortensie più diffuse, come la serrata, fioriscono sui rami dell’anno precedente: per potarle basta dunque eliminare solo i rami più vecchi o danneggiati a fine inverno, mentre bisogna togliere solo il fiore secco sugli altri rami. Altre specie, come la paniculata, hanno bisogno di potature più vigorose perché fioriscono sui rami dell’anno in corso; le varietà rampicanti, invece, possono anche non essere mai potate, a meno che non si voglia dare una forma alla pianta a scopo ornamentale.


    Ortensie concimazione

    Un'ortensia dal colore blu intenso Per coltivare al meglio un’ortensia bisogna concimarla: questa pianta ha bisogno di una bella quantità di ammendante prima della fine dell’inverno. Il composto va sparso intorno alla pianta e poi incorporato al terreno, che così si arricchirà di microorganismi e tratterrà meglio l’acqua. Durante l’inverno, invece, bisogna intervenire con del concime granulare a lenta cessione, che favorisce la mineralizzazione. Molte ortensie possono cambiare colore a seconda del tipo di terreno. Ad esempio, se il terreno è basico la pianta avrà un colore blu; se è acido il blu sarà più intenso, se invece è alcalino prevarrà il rosa. Per ottenere il colore desiderato bisognerà dunque concimare la pianta in modo da modificare il ph del terreno. Per ottenere il comune blu è sufficiente un ph6. Bisogna preoccuparsi, però, se la pianta assume colori giallastri: significa che il terreno non è abbastanza acido e ciò influisce sulla fotosintesi e dunque sulla crescita dell’ortensia. In questo caso bisogna intervenire applicando ripetutamente del solfato di ferro, la mattina presto o la sera, altrimenti il sole rischia di bruciare subito i principi attivi in esso contenuti.



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