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Le piante alimurgiche più diffuse sono la cicoria, l’ortica, il tarassaco, la borragine, la catalogna e diverse altre specie ancora. La borragine cresce nelle zone calme e miti, dove il terreno è drenante e morbido; ha un carattere arbustivo, e presenta più di mille tipologie di specie. La catalogna la cicoria ed il radicchio, sono piante selvatiche, ricche di Sali minerali acqua e vitamine, ampiamente utilizzate nelle diete, per le numerose proprietà che le caratterizzano; sono ampiamente utilizzate, perché contrastano la formazione del colesterolo; hanno inoltre potere diuretico e disintossicante. L’ortica è una pianta disintossicante, ampiamente utilizzata per diverse pietanze e bevande calde. Ha un sapore vagamente amarognolo, ed inoltre a differenza delle altre piante alimurgiche, contiene un acido che al contatto può determinare reazioni cutanee quali rossore e comparsa di bolle. L’ortica può crescere per strada, come nei campi selvatici, o anche nei boschi.
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Altra pianta appartenente alla specie delle alimurgiche, è l’asparago selvatico, che cresce per strada, ai piedi della montagna, o lungo le siepi. Queste piante che presentano queste particolari caratteristiche, sono ampiamente utilizzate per i loro poteri diuretici, disintossicanti e purificanti: donano inoltre un sapore prezioso ai piatti. Possono essere coltivate anche in orto, scegliendo un terreno idoneo e prestando loro le cure di cui necessitano. Trattandosi di piante selvatiche, le piante alimurgiche, non vanno affiancate ad altre piante più delicate, che potrebbero essere compromesse nel loro sviluppo.
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