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L’alloro può riprodursi per seme o per talea: nel caso in cui si scelta la prima metodologia, si dovrà effettuare una procedura specifica pe far sì che i semi diventino produttivi: essi vanno interrati durante la stagione primaverile, dove essere stati svestiti della pellicola che ne riveste la superficie. Per effettuare questa operazione, i semi vanno bolliti e poi lasciati in ammollo in acqua, fino a quando questa non si sarà del tutto raffreddata. I semi potranno essere poi piantati in un terreno argilloso o ghiaioso, per restare li, protetti e coperti, fino allo spuntare della prima piantina. Lo sviluppo del seme, ha un tempo pari a due anni circa. La riproduzione per talea, (scelta maggiormente gettonata) viene effettata prelevando un ramo corposo della stessa pianta, che verrà poi messo a dimora in un luogo riparato per circa dodici mesi, a seguito dei quali, la pianta, potrà essere posta a dimora in terra.
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La concimazione è un’operazione necessaria per accelerare il processo di crescita e, allo stesso tempo, migliorare lo sviluppo della pianta stessa. Può essere effettuata con l’azoto, il potassio e altri Sali minerali che aiutano il terreno ad ammorbidirsi e apportano alle radici della pianta tutte le sostanze di cui ha bisogno. Le foglie di alloro, possono essere raccolte in qualsiasi momento dell’anno, e possono essere consumate fresche, o anche secche. Nel primo caso come condimento, nel secondo caso come elemento per la preparazione di decotti. L’alloro è particolarmente indicato per curare bronchiti, tosse e infiammazioni delle vie respiratorie.
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