Migliore impermeabilizzazione tetti

I materiali per una migliore impermeabilizzazione dei tetti

Per una migliore impermeabilizzazione dei tetti, bisogna innanzitutto capire se il tetto stesso è piano o se è a falde inclinate. Solitamente su un tetto piano vengono installati delle membrane impermeabilizzanti che costituiscono un manto. Invece per la tenuta d'acqua dei tetti a falde inclinate oltre al manto, o anche in sostituzione di esso, possono essere utilizzati degli elementi a tenuta discontinua, come ad esempio le tegole. Le membrane impermeabilizzanti più moderne derivano dalla lavorazione del petrolio, e sono costituite dal bitume al quale vengono aggiunti diversi tipi di polimeri che ne rafforzano la funzionalità. La caratteristica principale di queste membrane è la loro resistenza alle alte o basse temperature e una elevata elasticità. I polimeri conferiscono anche una elevata resistenza al processo di invecchiamento.
<i>Impermeabilizzazione tetto a falde inclinate</i>

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Materiali per impermeabilizzare nella storia

Carta catramata che veniva alternata a strati di catrameTestimonianze, di come si impermeabilizzassero i tetti nel passato, sono risultate da diversi ritrovamenti. Questi documentano che venivano impiegati materiali come argilla, calce, pece di catrame di origine vegetale, e pietre. A partire dal sedicesimo secolo, invece, inizia ad essere utilizzato l'asfalto liquido ottenuto da giacimenti di asfalto naturale. L'asfalto naturale è una roccia calcarea mista a bitume fossile. Solamente nel 1772 in Germania fu utilizzato per la primissima volta il catrame di origine minerario, ricavato dalla distillazione del carbon fossile. Il catrame veniva distribuito uniformemente sul tetto alternato a carta catramata per diversi strati. Il catrame è andato in disuso perchè dannoso per la salute umana, ed è stato sostituito dal bitume ottenuto dalla distillazione del petrolio.

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    Membrane bituminose: cosa sono i polimeri e vantaggi

    Impermeabilizzazione con guaina bituminosaUn polimero consiste in una macromolecola, cioè una molecola costituita da più gruppi di molecole uniti a catena. Esempi di polimeri derivanti dall'industria chimica sono i materiali plastici, le gomme e le fibre sintetiche. I polimeri elastomeri, combinati con il bitume, conferiscono ad esso elasticità e duttilità. Il migliori materiali per l'impermeabilizzazione dei tetti, oggi, è costituito dalle guaine bituminose. Esse esistono in diverse varianti. Esistono anche delle guaine prettamente sintetiche, ma non danno le medesime garanzie di quelle bituninose. Ottime sono anche le guaine ardesiate, aventi la stessa composizione delle guaine bituminose ma ricoperte da uno strato di ardesia naturale sul lato esposto al sole. Queste membrane non richiedono la pitturazione, con pittura protettiva per manti bituminosi, come invece le guaine standard.


    Migliore impermeabilizzazione tetti: Posa della guaina bituminosa sul tetto

    Installazione della guaina sulla superficie del tetto Una volta scelto i materiali migliori per impermeabilizzazione dei tetti, si procederà con la loro posa sul tetto. Bisogna innanzitutto provvedere alla rimozione del manto pre-esistente, soprattutto se sono installati già due manti sovrapposti. Infatti un numero maggiore di due strati, comporterebbe il venire meno della traspirazione dell'edificio. Le guaine vengono srotolate e riscaldate mediante una canna alimentata a gas. Il calore aiuta la guaina a diventare duttile per aderire alla superficie da coprire. Ogni rotolo deve essere accavallato per circa dieci o quindici centimetri sul precedente, per evitare fughe nelle quali potrebbero verificarsi infiltrazioni. Nel caso in cui non si sia optato per la guaina ardesiata, occorrerà passare, sul manto appena installato, uno o più mani di pittura protettiva.



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