Caratteristiche scale prefabbricate

Le forme delle scale prefabbricate

In funzione dello spazio disponibile le scale prefabbricate possono assumere svariate forme: a sbalzo, a chiocciola, elicoidali, a rampa. Le scale a sbalzo sono costituite da gradini fissati alle pareti; per pareti portanti lo spessore minimo è 12 cm, mentre in presenza di muri non portanti si realizza una struttura in acciaio, a vista o nascosta, fissata al soffitto e al pavimento. Le scale a chiocciola sono strutturalmente autoportanti, dalla pianta circolare, ellittica o quadrata, ideate per ambienti ristretti; per la relativa installazione è necessario un pilastro centrale (piantone), incastrato nel pavimento e nel soffitto. Le scale elicoidali richiamano quelle a chiocciola, ma si differenziano per la mancanza del piantone. Le scale a rampa presentano una rampa portante lineare inclinata che costituisce il piano d’appoggio dei gradini.
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Le norme di riferimento per le scale prefabbricate

Scala prefabbricata a sbalzo Le UNI 10803 e 10804 del 1999 trattano le scale prefabbricate dal punto di vista morfologico, dimensionale e funzionale. La UNI 10803, in particolare, suddivide le scale oltre che dal punto di vista morfologico, anche in funzione della destinazione d'uso privato, che può essere:- principale, cioè collegamento principale tra vani ad abitabilità completa; - secondario, cioè collegamento secondario con vani non abitabili o secondo collegamento in caso di uso privato principale. La UNI 10804 fornisce le caratteristiche dimensionali e le prestazioni meccaniche delle scale prefabbricate definite dalla UNI 10803, realizzate in legno, metallo e relative combinazioni, in funzione della destinazione d'uso, dell'ambiente e delle modalità di installazione.Da questa norma sono escluse le scale prefabbricate in calcestruzzo, armato e non, per le quali sono applicabili altre normative.

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Il progetto della scala prefabbricata

Scala prefabbricata elicoidale Nella progettazione di una scala prefabbricata, oltre il rispetto della normativa vigente, è necessario esaminare alcuni aspetti, soprattutto dimensionali e statici. Il dislivello, cioè la differenza di altezza tra gli ambienti da collegare, quando superiore ai tre metri, comporta la scelta di una scala prefabbricata con un pianerottolo intermedio. L’ingombro in pianta e la posizione della scala rispetto a porte e finestre devono essere compatibili con un arredamento funzionale: quindi massima attenzione al posizionamento centrale, angolare o a parete all'interno della stanza.Fondamentale, infine, è il fissaggio dell'oggetto prefabbricato agli elementi strutturali già esistenti, i quali dovranno resistere al peso proprio e ai sovraccarichi accidentali della scala, ed alle sollecitazioni da essa derivanti.


Caratteristiche scale prefabbricate: Le caratteristiche delle scale prefabbricate

Rampa prefabbricata in cemento armato Tutte le scale prefabbricate, al pari di quelle realizzate in opera, sono composte da una pedata (P), cioè la parte orizzontale su cui poggia il piede e da una alzata (A), cioè il dislivello tra due pedate successive. Per uso privato principale, i gradini delle scale a giorno, cioè quelle munite di rampe portanti, non devono superare il numero di quindici, devono avere una larghezza minima di 80 cm, una pedata minima di 25 cm ed una alzata massima di 14-15 cm. Una consolidata regola di progettazione delle rampe di scale, infatti, indica che una scala è comoda per l’utilizzatore quando la somma della dimensione della pedata e del doppio dell’alzata (P+2A) si attesta sui 62÷64 cm. Per i gradini delle scale a chiocciola, invece, la larghezza minima di passaggio utile è di 70 cm e l’alzata non deve superare i 24 cm.



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