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Al giorno d’oggi la progettazione di spazi verdi che abbiano le caratteristiche dei giardini giapponesi, pur seguendo i tradizionali dettami dell’estetica nipponica, viene effettuata utilizzando un software 3D. Esso consente di stabilire e verificare in tempi rapidi il giusto equilibrio tra acqua, piante, pietre ed altri elementi, ed a calcolare contestualmente i costi ed i tempi di realizzazione. La scelta dei materiali dipende dal tipo di giardino che si sta progettando, sia che si tratti di quello zen, statico ed essenziale, o se invece si tratti di un paradiso verde in un trionfo di fiori, rocce e ruscelli. Il giardino deve dare l’impressione di uno spazio di grandi dimensioni, la disposizione degli elementi segue una dimensione prospettica, per questo le pietre piccole si trovano sullo sfondo mentre le grandi al centro. Anche i corsi d’acqua sono progettati per creare l’illusione ottica di ruscelli o laghi che si stendono in lontananza.
Ordine, precisione e qualità sono le regole imprescindibili nelle fasi di realizzazione del giardino giapponese, le più importanti e delicate. Ogni passo, richiede la consapevolezza che solo con la cura dei particolari si può ottenere quel particolare effetto che deriva dall’abbinamento di elementi diversissimi, posti in relazione tra loro ad arte. Gli abili giardinieri giapponesi armeggiano sapientemente le antiche tecniche, sintetizzando in un piccolo spazio le stesse sensazioni percepibili in natura ed armonizzano elementi contrastanti, contrapponendo forme geometriche regolari ad altre irregolari, accostando elementi alti ed appuntiti con altri bassi e morbidi. L’equilibrio delicato tra questi elementi contrastanti è un fattore importantissimo e necessario.
I principali stili di giardini giapponesi sono: il Karesansui, giardino di roccia o giardino zen; il Roji, rustico ed essenziale, contiene una casa dove si svolge la cerimonia del tè; il Kaiyu-shiki-teien, costituito da diversi paesaggi, situati lungo un preciso percorso; il Tsubo-Niwa, un piccolo giardino da cortile. Ognuno di questi stili contiene gli elementi fondamentali comuni a tutte le tecniche e filosofie da cui sono derivati i giardini giapponesi: le piante, le pietre, l’acqua e gli arredi come le lanterne ed i ponticelli.
I vialetti di pietra sono tipici dello stile del sol levante, la loro disposizione è solo apparentemente casuale. Le pietre, oltre ad avere una funzione estetica, hanno anche quella di preservare il giardino fornendo un luogo di passaggio per i visitatori. Questi percorsi rappresentano un infinito viaggio spirituale, pertanto essi non si chiudono e non tornano mai su se stessi, bensì terminano in un’area isolata e nascosta del giardino nella quale è possibile raccogliersi in concentrazione.
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