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I legnami presenti sul mercato sono numerosi e differenziano non solo per pregio ma anche per qualità, taglio e stagionatura. Mentre per i legni più comuni è difficile trovare del materiale danneggiato o trattato male, per i legni più costosi, e di più difficile reperibilità, bisogna fare molta attenzione, verificare che non ci siano crepe, o nodi eccessivamente grossi che potrebbero spaccarsi vanificando non solo il lavoro ma aumentando esageratamente il materiale di scarto. Bisogna avere già un'idea precisa del disegno che si vuole sviluppare perché solitamente le naturali nervature fungono da elemento decorativo, specialmente se il legno non viene colorato ma lasciato a vista. I legni duri, adatti ai neofiti, sono ricavati da alberi a foglie caducee e sono di facile reperibilità, come la balsa. I legni morbidi provengono da piante aghiformi, particolarmente resinose, come il cedro o l'abete. I legni odorosi, quali il teck o la rosa, si possono trovare solo in laboratori artigianali specializzati.
Pur lavorando su una superficie levigata meccanicamente, è buona norma avere a disposizione una levigatrice, un mouse a punta, che possa velocizzare qualche operazione di appianatura. Oltre al tradizionale mazzuolo di legno, occorre un set completo di scalpelli o sgorbie di varie dimensioni. Per iniziare, bastano sei o sette pezzi, di buona qualità, con le lame in metallo resistente, affilate al laser, coi manici rinforzati, ed alcuni bulini con punta d'acciaio. E' indispensabile la carta vetrata di varia gramatura, matita e fogli su cui schizzare il disegno e polvere di ematite per riprodurlo sul legno. Se si volesse procedere alla creazione di un timbro, bisogna ricordarsi che il prodotto dell'intaglio è il rovescio del disegno e che deve essere lasciato in emulsione con cera naturale d'api prima dell'uso.
I tipi di lavorazione sono quattro: a tutto tondo, a rilievo sul piano, bassorilievo e altorilievo. La prima serve per dare la dimensione al lavoro, creando un'immagine intagliata tridimensionale; la seconda, usata per i timbri, libera il disegno dal materiale in eccesso per facilitarne la riproduzione, mentre la tecnica del basso ed altorilievo si applica per lo più alle figure, facendole emergere più o meno spiccatamente dalla decorazione. Spesso l'intaglio non si conclude col semplice ausilio di scalpelli, ma piuttosto con una doratura di alcuni elementi, o la gessatura del manufatto che può essere decorato con colori acrilici. Oggi si tende ad usare anche la tecnica del decoupage, ricoprendo la base, opportunamente trattata, con carta di riso o sottili tessuti d'arredo. Non esiste una tecnica di base precisa, occorre solo pazienza e volontà
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