Forni autopulenti

quale forno scegliere

Scegliere il forno giusto è sempre più difficile: ogni marca propone un’ ampia gamma di modelli, dotati di infinite funzioni. È fondamentale acquistare un prodotto che garantisca prestazioni elevate e durabilità, ma non bisogna sottovalutare la praticità d’uso.

Questo tipo di cottura ha un risvolto “antipatico”: la manutenzione dell’apparecchio. La pulizia delle pareti e del grill può diventare infatti un’incombenza così pesante da scoraggiarne l’uso costante.

Per evitare l’insorgenza di questa “repulsione” sono state messe a punto diverse tecnologie (in particolare forno catalitico e pirolitico) che consentono, in breve tempo e con poco sforzo, di pulire il forno molto efficacemente facendolo tornare come nuovo!

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Perché bisogna pulire il forno?

forno sporco Grazie alle altissime temperature raggiunte dall’apparecchio, anche nei casi di maggiore trascuratezza è improbabile che si sviluppino pericolose colonie batteriche. Ciò non significa però che non vi siano preoccupazioni igieniche. Il grasso che si deposita sulle pareti e sulla resistenza andrà a bruciarsi nelle cotture successive rilasciando pericolosi fumi nell’ambiente oltre ad alterare l’aroma delle preparazioni, specialmente di quelle più delicate.

Queste scorie, oltre a tutto, possono col tempo creare incrostazioni spesse che andranno a ridurre l’efficienza dell’elettrodomestico: richiederà più tempo e più corrente per raggiungere la temperatura desiderata. Non dimentichiamo poi che, in rari casi, possono diventare la causa di incendi o addirittura esplosioni.


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    Forno autopulente catalitico

    forno autopulente catalitico I forni catalitici sono rivestiti da pannelli porosi, capaci di catturare le particelle di grasso che si disperdono, all’interno, durante la cottura. La pulizia è semplice: accendiamo il forno alla massima temperatura (intorno a 250°C ) e attendiamo mezz’ora. Alla fine del ciclo i residui risultano carbonizzati e cadono sul fondo dell’apparecchio: è sufficiente raccoglierli con una paletta o con l’aiuto di un aspirapolvere.

    Questa soluzione è adatta a chi vuole un prodotto abbastanza a buon mercato al momento dell’acquisto e, tutto sommato, di basso impatto sulla bolletta elettrica. D’altro canto i pannelli vanno cambiati in media ogni 5 anni: si tratta di una manutenzione alla portata di tutti, ma ha un impatto economico. Si tratta poi di un materiale piuttosto fragile e può capitare che si renda necessaria un’ulteriore una pulizia manuale.


    Forni autopulenti: Forno autopulente pirolitico

    Forno autopulente pirolitico Il forno pirolitico è un’introduzione recente che sta riscuotendo un certo successo, specialmente nella fascia medio-alta. Questa tecnologia, infatti, fa lievitare i costi relativi all’acquisto, ma peserà sui consumi, visto il notevole assorbimento di elettricità.

    Il sistema di pulizia si basa unicamente sull’elevatissima temperatura raggiunta: per un ciclo completo sono necessari 500°C per un’ora circa. Una volta tornato freddo non dovremo far altro che raccogliere le ceneri sul fondo. È un meccanismo senz’altro comodo, ma alle volte fastidioso a causa dei fumi e degli odori che si generano. Sono poi stati segnalati alcuni casi di “rottura” del vetro interno, collegati verosimilmente al ciclo di pulizia, molto stressante per i componenti dell’apparecchio: è un evento impressionante, ma non pericoloso.


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